di: Carmelita Cianci

Montepulciano d'Abruzzo

Un vino dalla spiccata attitudine all’invecchiamento che assume un’invidiabile complessità nel tempo

Il Montepulciano, vitigno autoctono a bacca rossa, è presente nell’entroterra abruzzese sin dall’antichità, in particolare in Valle Peligna e nelle colline interne del pescarese. A partire dall’inizio del ‘900 si diffonde su tutta la fascia collinare litoranea diventando il vitigno più coltivato della regione. Dalle sue uve si ottiene il vino Montepulciano d'Abruzzo.

MONTEPULCIANO D'ABRUZZO

Uva Montepulciano

L'uva Montepulciano si presenta con foglia media e grappolo dalla forma conica ed è mediamente compatto. L’acino è medio con forma sub-ovale e buccia spessa, di colore nero-violaceo.

Dalle sue uve si ottiene il Montepulciano d'Abruzzo, vino disciplinato dalla DOC che, nella sua realizzazione, contempla l’utilizzo di almeno l’85% di uva Montepulciano.

Il Montepulciano d'Abruzzo è un vino dalla spiccata attitudine all’invecchiamento che assume un’invidiabile complessità nel tempo. Il colore va dal rubino al granato, al naso ricorda la marasca e i piccoli frutti rossi, accompagnati da note leggere di spezie, mentre al palato è deciso, lievemente tannico se bevuto giovane, avvolgente e vellutato con un finale che richiama la liquirizia se invecchiato. 

La denominazione “Riserva” per il Montepulciano d’Abruzzo DOC è prevista per i vini che affinano almeno due anni, di cui nove mesi in botti di legno.

Il Montepulciano d’Abruzzo è tutelato attraverso il Disciplinari di Produzione Montepulciano d’Abruzzo DOC.

AREA DI PRODUZIONE

Tutta la regione.

IN CUCINA/ABBINAMENTI

Primi piatti strutturati, minestre, selvaggina, carni arrosto, salumi, formaggi stagionati. 
Temperatura di servizio 16°/18°.

 

 

 

[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]