di: Carmelita Cianci

Azienda Agricola Di Cato

In Valle Peligna, una delle realtà artigiane più interessanti del panorama enoico abruzzese.

Dopo gli studi universitari a Pisa, Mariapaola Di Cato nel 2006 rientra in Abruzzo, a Vittorito.
Da oltre cinquant’anni la sua famiglia possiede un piccolo fazzoletto di terra vitato a Montepulciano. A custodire i terreni è il papà Francesco che dopo essere andato in pensione nel 2005 avvia l’azienda agricola.

 

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Azienda Agricola Di Cato
Mariapaola Di Cato
Azienda Agricola Di Cato
Mariapaola Di Cato

Al suo ritorno Mariapaola inizia ad aiutare il padre in vigna, a sperimentare in cantina, ad appassionarsi sempre di più al vino in un territorio, quello della Valle Peligna, storicamente vocato alla viticoltura e che nel secondo dopoguerra è stato interessato da un progressivo spopolamento e da un inarrestabile abbandono della terra.
Tornare a quella terra e fare un’agricoltura etica e sostenibile è una sfida.

I vigneti si integrano perfettamente nel paesaggio collinare, non vi è nessuna forzatura, la vigna è naturalmente lì, non piega ciò che la circonda, ne è parte, e si alterna ad aree boschive, oliveti e pascoli. I terreni sono misti, argillosi e sassosi, la forma di allevamento è a spalliera e si fertilizza con letame e sovescio.

In cantina l’intervento è minimo: fermentazioni spontanee, nessun controllo della temperatura e solo decantazioni naturali. Si lavora principalmente con l’acciaio, e in misura minore con il legno.


La prima bottiglia etichettata è del 2009, il Montepulciano Nonno Mariano, prodotto solo in determinate annate con le uve provenienti dai vigneti storici, quelli del nonno. La Malvasia Eughenos, che la fa conoscere al pubblico dei naturali, è imbottigliata per la prima volta nel 2013. La linea Eughenos ha quattro etichette dedicate alla ciclicità delle stagioni e della vita. Poi ci sono i Sogni d’Anarchia, un rosato lasciato fermentare in una vecchia botte, il rosso Animerranti, un vino vivace e schietto, l’alternativo e giovane Jamming sempre un rosso ottenuto da uve Montepulciano e, l’ultimo arrivato è Futura, un bianco ottenuto con uva Passerina.
Tutte le etichette sono disegnate da Mariapaola e ogni nome racconta una storia differente.

Oggi gli ettari vitati sono arrivati a due, principalmente con Montepulciano, e in misura minore Malvasia, Passerina o Camplese e l’Aleatico.

Le bottiglie prodotte annualmente sono circa 8.000.
Biologico certificato.
Visite in cantina e degustazioni su prenotazione.

 

Azienda Agricola Di Cato
Via Colle della Fonte 14
67030 - Vittorito (AQ)
www.vinidicato.it


 

[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]