di: Carmelita Cianci

Grano Solina

Varietà di frumento tenero molto antica e rustica.

È un grano antico e rustico che si adatta ai terreni poveri e ricchi di scheletro, tipici delle zone montane. Il freddo e le quote elevate permettono alla Solina di ottenere un risultato qualitativamente importante, tanto che, per questa tipologia di grano, maggiore è l’altitudine, migliore è la qualità.

Il grano Solina dell’Appennino abruzzese è Presidio Slow Food

IL GRANO SOLINA

Grano Solina

Le prime documentazioni sul grano Solina risalgono al 1500, in particolare, viene menzionato in alcuni atti notarili di compravendita stipulati presso la Fiera di Lanciano. E’ una varietà di frumento tenero che ha trovato il suo habitat prediletto nelle aree montane abruzzesi, fino ad altitudini superiori ai 1000 metri s.l.m..

In quanto grano “rustico” non necessita di particolari attenzioni per essere coltivato e si adatta ai terreni poveri e ai climi. Il suo apparato radicale offre poco spazio alle erbe infestanti quindi ben si presta alla coltivazione biologica.

La semina è autunnale: da settembre fino alla terza decade di ottobre. La raccolta avviene nel mese di luglio.

La Solina è ricca di fibre, ed è una varietà di grano basso tenore di allergeni, ha meno glutine rispetto ai grani convenzionali ed è più digeribile.

AREA DI PRODUZIONE

Il territorio interessato alla coltivazione comprende tutta la provincia dell’Aquila, in particolare l’Altopiano delle Cinquemiglia, a circa 1200 metri sul  livello del mare, un’altitudine dove ha trovato la sua collocazione ideale. 
Il grano Solina è coltivato anche nell'areale del Gran Sasso, dei Monti della Laga e del massiccio della Maiella. 

IN CUCINA/ABBINAMENTI

La farina ottenuta dalla Solina è poco tenace, quindi adatta alle lavorazioni manuali, in particolare alle preparazioni di pasta, dolci tradizionali e pane.

 

 

[Crediti | Foto di GAL Abruzzo Italico]