di: Terre d’Abruzzo

DOMUS LE MURACCHE

La testimonianza dell'antichità di Tortoreto (TE)

Tortoreto

Via Muracche - Tortoreto


Risalente al II secolo a.C. questa tipica Villa Rustica Romana è la testimonianza della storia antica di Tortoreto (TE). Riaperta al pubblico dal 6 agosto 2021, dopo i restauri resi necessari dai danni dell’alluvione del 2011, il sito si trova nella località Le Muracche. 

Nel suo periodo di massima espansione e fioritura raggiunse un’estensione di 3710 mq. La Domus è composta da una parte retrostante produttiva (pars fructuaria), con l'accesso diretto al fundus, e una parte residenziale (pars urbana), prospiciente il mare.

Le principali attività svolte nella villa erano viticoltura e vinificazione. La pars fructuaria, che si data nel periodo repubblicano, destinata alla produzione di vino, è costituita dalla corte, i cui portici fungevano da magazzini con i doli interrati,  (i grossi contenitori in terracotta), poi dall'ambiente dei torchi, dalla vasca dove veniva pigiata l'uva, dalla vasca della fermentazione del mosto, nella quale il liquido affluiva tramite una fistola in piombo inserita in una testa di leone. Fu l’aumento di produttività, con più di 10mila litri di vino, nell'epoca giulio-claudia, a comportare l'estensione della villa stessa.

La parte residenziale era organizzata intorno al peristilio, e fu costruita nel I secolo a.C.. Nel lato nord il corridoio introduce ad una serie di sale, alcune con i pavimenti decorati con mosaico a tessere bianche e nere e motivi geometrici, il cui restauro negli anni scorsi è stato curato dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Abruzzo. Un secondo appartamento, per gli ospiti, era contiguo al primo.

La zona reca tracce di insediamenti umani fin da epoche remotissime: nella valle della Vibrata si sono avuti ritrovamenti che risalgono al paleolitico superiore, al neolitico, in particolare alla cultura di Ripoli, alla media età del bronzo con ceramica appenninica e poi subappenninica.

All'epoca arcaica risalgono con ogni probabilità quattro tombe rinvenute nel 1894, nelle quali furono trovati quattro scheletri in posizione rannicchiata, dei quali tre guasti, mentre il quarto, quello femminile, ben conservato.

 

 

 

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