di: di Marcella Pace

Podere Francesco, la frutta è un’arte

Solo un albero sano può produrre frutti di qualità. Ne è convinta la famiglia D’Elpidio che nell’azienda Podere Francesco mette al primo posto il benessere delle colture e il rispetto per la terra. Situata a Selva Alta a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), dietro questa realtà agroalimentare c’è Bruno D’Elpidio insieme ai figli Ivan, Simone e Manuel

“La nostra famiglia impianta vigneti in giro per l’Italia  - racconta Manuel -. Mio padre, Bruno, lo fa da più di 40 anni. Ci occupiamo del progetto in ogni fase. Per fare un buon vino, bisogna partire da un buon impianto. Parallelamente abbiamo sempre coltivato frutta e verdura, con dei frutteti piccolissimi di proprietà dei nostri nonni. Nel 2008 abbiamo messo in piedi Podere Francesco, con l’acquisto di un frutteto più grande e strutturato”.

 

Il benessere degli alberi

I campi di Podere Francesco
Podere Francesco

Podere Francesco conta 15 ettari di verdure e 50 ettari di frutteti, dove si lavorano circa 60 varietà di frutta. I prodotti vengono poi commercializzati nei mercati generali del nord Italia e del nord Europa. “Vogliamo consentire una buona rotazione del terreno e quindi cambiamo spesso per non sfruttare troppo la terra, scegliendo appezzamenti sempre nella nostra zona. Coltivare la frutta è un’arte -  dice ancora Manuel -. La fase della raccolta è solo l’ultimissimo step. Dietro c’è tutto il lavoro che si svolge durante l’anno, della potatura e del diradamento per concentrare al massimo i sapori, preservando al tempo stesso il benessere della pianta. A seconda di quanto la pianta sia vigorosa andiamo a togliere a mano 30 – 40 o 50 frutti. Questo permette di non appesantire la pianta, di non farla stressare. I frutti se non hanno il giusto spazio si ammalano, non sono buoni perché non ricevono il nutrimento, e le piante cedono prima. I nostri frutti sono buoni anche perché il terreno che coltiviamo è scosceso e questo evita il ristagno per le radici che dunque non assorbono più acqua del dovuto, e di conseguenza il sapore non si perde. Infine c’è il clima. Siamo a 15 minuti dal mare e abbiamo alla spalle il Gran Sasso che ci copre dalle gelate e dalle intemperie più pesanti”

 

La Trasformazione

I succhi di Podere Francesco

Da qualche anno l’attività si è estesa con la trasformazione nel laboratorio ultra tecnologico aperto all’interno dell’azienda  con i prodotti distribuiti nel punto vendita in azienda, nei Cash and Carry e direttamente alla ristorazione. “Abbiamo deciso di trasformare solo ciò che produciamo in prima persona, perché crediamo che la materia prima sia la base fondamentale”. Conserve, succhi di frutta, confetture. Per tutti i prodotti le materie prime vengono lavorate il meno possibile e gli ingredienti sono il minimo indispensabile. “I nostri succhi di frutta -  dice Manuel – non hanno aggiunte di alcun genere. L’unico ingrediente è il frutto. Per ciascuna tipologia abbiamo scelto la varietà più adatta e i frutti vengono portati alla maturazione massima sulla pianta, così da ottenere il più alto livello di grado zuccherino senza aggiungerne altri. Per le composte gli ingredienti sono due. Il frutto e lo zucchero, ma entro l’anno prossimo presenteremo una linea senza zuccheri aggiunti. Facciamo una passata ai tre pomodori – prosegue – con le varietà che abbiamo selezionato negli anni. Usiamo il romanello per dare la polposità, il datterino per la dolcezza, e per conferire un po’ di acidità mettiamo una parte di pomodoro a pera. I pomodori sono rigorosamente raccolti a mano, quando sono molto maturi”.

 

 

Foto concesse da Podere Francesco