Eccellenza della terra d’Abruzzo, il Pretuziano delle Colline Teramane Dop è un olio extra vergine oliva a Denominazione di origine protetta, citato già nel “De re rustica” di Catone. Questo prodotto identitario della provincia di Teramo si ottiene dalle olive delle varietà leccino, frantoio e dritta fino al 75%. Il restante 25% è rappresentato da varietà locali minori, tra le quali il tortiglione, la carboncella e la castiglionese. 

IL PRETUZIANO DELLE COLLINE TERAMANE DOP

Olive Pretuziano
Pianta olio Pretuziano
Olio Pretuziano

L’olio extravergine di oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP presenta un colore giallo-verdognolo, odore e sapore fruttato medio con sensazioni di amaro e piccante. Le sue origini sono molto antiche, riconducibili al X secolo a.C. La sua diffusione, tuttavia, è successiva, nel III secolo a.C. grazie ai Romani. Anche il nome, Pretuziano, è un termine latino dato da questi ultimi alla città di Teramo, abitata dal popolo italico dei Pretuzi. 

Le olive devono essere raccolte direttamente dalla pianta a mano o con mezzi meccanici, tra l’inizio dell’invaiatura fino al 10 dicembre di ogni anno. Le olive devono essere conservate in recipienti rigidi, aerati e in locali freschi fino alla molitura, che deve essere effettuata entro due giorni dalla raccolta. Per la sua commercializzazione, è necessario il confezionamento in recipienti o bottiglie di capacità non superiore a 5 l e sull’etichetta deve essere riportata l’indicazione “Pretuziano delle Colline Teramane” seguita dalla menzione "Denominazione di Origine Protetta (DOP)", il simbolo comunitario e l’annata di produzione. 

 

ZONA DI PRODUZIONE/COLTIVAZIONE

La zona di produzione e trasformazione comprende il territorio, intero o in parte, di una quarantina di località della provincia di Teramo e si estende sull’intera fascia collinare tra il mare Adriatico e il massiccio del Gran Sasso d’Italia.

IN CUCINA/ABBINAMENTI

L’olio extravergine di oliva Pretuziano delle Colline Teramane DOP è ideale per condire piatti di una certa corposità, siano essi primi o secondi di carne.

 

 

Foto di Qualigeo