di: Carmelita Cianci

Masseria San Iorio, modello di autentica sostenibilità

A Castel di Sangro, da oltre vent'anni, un esempio di azienda sostenibile e biologica.

A Castel di Sangro, da oltre vent'anni, un esempio di azienda sostenibile e biologica.
- L’impronta della sostenibilità ci ha sempre guidati - spiega Juliette Grosso.

Masseria San Iorio, modello di autentica sostenibilità

Juliette Grosso
Juliette Grosso con sua figlia Clara
I prodotti di Masseria San Iorio
I prodotti di Masseria San Iorio
I prodotti di Masseria San Iorio

La storia di Masseria San Iorio, azienda BioAgrituristica di Castel di Sangro, inizia quasi per gioco, quando nel 1985 Juliette Grosso, medico specialista in Medicina Interna, decide di trasferirsi a vivere in campagna, dar vita e forma a un orto e iniziare a produrre, per uso domestico, alimenti biologici, sostenibili e di qualità.

- Avevo da tanti anni il desiderio di vivere in campagna, avere un orticello da coltivare, e quindi produrre alimenti di qualità in maniera sostenibile. L’aspetto salutare del cibo è sempre stato rilevante nella mia vita, ai tempi lavoravo all’ospedale di Castel di Sangro e mi occupavo di diabete e alimentazione. Così nel 1985 mi sono trasferita qui dove oggi sorge l’azienda agricola, ed è nato un piccolo orto domestico. I primi semi, anche di colture orticole antiche, li ho ricevuti persino da alcuni miei pazienti -.

L’avventura la intraprende con il suo compagno Tullio, pioniere della bio-edilizia, che costruisce il primo insediamento della Masseria con materiali naturali ed eco-compatibili.
Infatti sin dall’inizio Masseria San Iorio si contraddistingue anche per una forte impronta ecologica e per un approccio razionale e sostenibile.

- Abbiamo impianti di microirrigazione per la riduzione dei consumi idrici, di fitodepurazione e raccolta delle acque piovane, il fotovoltaico e le strutture ad alta efficienza energetica con l’impianto solare e la caldaia a biomasse. Già negli anni ’80 avevamo la compostiera -.

Col tempo, all’orto e al frutteto di famiglia si sono aggiunti gli animali da cortile, il cavallo, due capre nane, e altri terreni coltivati per buona parte con frutti minori, tutto a regime biologico. Nel corso degli anni, quella che era iniziata come una passione è diventata una vera e propria attività, un’azienda agricola che ha coinvolto tutta la famiglia e anche i figli di Juliette e Tullio, Clara e Giuseppe.

- Un po’ alla volta abbiamo comprato altri pezzetti di terra, anche per tenere puliti i terreni intorno all’abitazione, fino ad arrivare ai margini di un ruscello. Così abbiamo pensato che in quel contesto, un appezzamento a 1000 metri di quota dove era presente dell’acqua, si potesse fare qualcosa di più di una semplice coltura per uso domestico. Si trattava di un’area altamente vocata ai frutti minori, che ben si prestava alla coltivazione in regime biologico. Così abbiamo avviato l’azienda agricola, era il 2000, siamo partiti con un ettaro di terreno di lamponi, ribes, more e uva spina, e abbiamo dato vita a un laboratorio per la trasformazione di frutta e ortaggi in confetture e sottoli. Anche le attività collaterali all’agricoltura, in particolare l’accoglienza in azienda e la fattoria didattica, hanno contraddistinto la nostra realtà sin dall’inizio: avevamo attrezzato un’area disponibile per le scuole e per gli eventi. In quegli anni, la formazione fornita e supportata da enti come il Gal e la Regione, è stata essenziale per avviare il nostro lavoro, per entrare in questo mondo.
Ci sono stati anche momenti difficili, in cui sembrava che l’attività non decollasse: all’epoca, vent’anni fa, la commercializzazione di questi prodotti in questo contesto era difficile, era complicato soprattutto far passare il concetto di biologico,
e per un momento abbiamo pensato persino di mollare e chiudere l’attività. Poi nel 2003 siamo andati al Biofach di Norimberga, la più grande fiera internazionale per l'agricoltura e l’alimentazione, e lì abbiamo conosciuto tante piccole aziende agricole provenienti da tutto il mondo, ci siamo confrontati, rincuorati e sentiti meno soli, abbiamo preso coraggio, siamo andati avanti e abbiamo continuato a investire in questo progetto.

Così ecco prendere forma un’area dedicata esclusivamente alla fattoria didattica e agli eventi, l’agriturismo con le stanze e il ristorante dove vengono somministrati prodotti di produzione propria e di piccole realtà artigiane locali che lavorano con la medesima filosofia. 

Negli anni arrivano in azienda altre capre, e quindi una piccola produzione di latte e formaggi, gli orti si ritagliano uno spazio sempre più importante, cosi come le nuove colture, tra cui varietà locali di noci e mandorlo, e nuovi progetti si intravedono all’orizzonte con l’idea di mettere su un vigneto e la coltivazione di noccioli micorizzati a duplice attitudine.

- La struttura agrituristica, con stanze e ristorazione per i nostri ospiti, è nata nel 2016. Quando abbiamo avviato l’agriturismo non avevamo grosse risorse per l’arredo, così abbiamo recuperato e ristrutturato vecchi mobili di amici e conoscenti, è stato un lavoro lungo. In tutte le attività aziendali, una mano significativa ce l’hanno data anche i WWOOFer: siamo presenti in questo circuito, Worldwide Opportunities on Organic Farms (WWOOF Italia), dal 2008. Per noi il fatto di poter ospitare qui persone da tutto il mondo, di avere uno scambio umano, ha un valore incommensurabile, e la presenza di questi ragazzi ci ha aiutato molto, anche nei momenti difficili -.

La vendita dei prodotti è quasi esclusivamente diretta e sugli scaffali presso il punto vendita aziendale trovano posto le confetture extra di more, lamponi, ribes, ma anche di sambuco, rosa canina e la cotognata. E poi i digestivi e i liquori della tradizione locale, come la genziana, il nocino e la ratafia. Dall’orto arrivano gli ortaggi per i sottolio, ma anche l’aglio rosso di montagna e i fagioli. Tutti i prodotti sono lavorati senza additivi e sostanze chimiche. Su prenotazione è possibile fare esperienze e visite in azienda.

 

Masseria San Iorio
Strada Comunale Serra S. Iorio, 64
Castel di Sangro (AQ)
www.masseriasaniorio.it

 

[Crediti | Foto di Carmelita Cianci]