di: Terre d’Abruzzo

LETTURE GUSTOSE "Il brindisi del poeta astemio"

Luca Bonacini indaga sul rapporto tra d'Annunzio e il vino

Il brindisi del poeta astemio”, scritto a quattro mani dal giornalista e scrittore abruzzese Enrico Di Carlo e dal giornalista emiliano-romagnolo Luca Bonacini, è la prima pubblicazione che esplora le abitudini enologiche di Gabriele d’Annunzio.

IL BRINDISI DEL POETA ASTEMIO

Il brindisi del poeta astemio
Il brindisi del poeta astemio
La Stanza della Cheli, nel Vittoriale, con il tavolo da pranzo di d'Annunzio

Il Vate non fu astemio come invece volle sempre far credere in pubblico pur di rimanere coerente alla sua immagine di esteta. Al contrario i due autori, in cinque capitoli ciascuno, raccontano e dimostrano che si trattava di un raffinato conoscitore di vini e di liquori.

A Enrico Di Carlo è affidata la parte più letteraria, dove si parla dei vari carteggi e opere sull’argomento. Luca Bonacini tratteggia il profilo organolettico e storico dei vini. La ricerca parte dalle cantine del Vittoriale degli italiani dove quasi 300 bottiglie tra vini italiani, francesi e amari erano conservate poco prima della morte del poeta. La Penisola era rappresentata da Moscato e Soave, Barolo, Chianti, ma anche Capri Bianco, Vernaccia di Corniglia, Nepente d’Oliena e poi l’immancabile Montepulciano del suo Abruzzo, così come l’amaro Majella prodotto da Giulio Barattucci, l'inventore del Corfinio. A completare l’elenco Porto, Champagne e diversi liquori, sia esteri che italiani. Tutte bevande di qualità elevata, etichette importanti con costi anche proibitivi per l’epoca. 

Tra le altre curiosità del libro, la denominazione Acquarzente in sostituzione del francese cognac, la scelta di chiamare Molovin un liquore inventato da d’Annunzio stesso, e i carteggi con celebri produttori e ristoratori. Insomma, se non vi è certezza che d’Annunzio, queste bottiglie, le abbia davvero mai bevute, non vi è ombra di dubbio che ne fosse un grande conoscitore ed estimatore.

LO CONSIGLIAMO PERCHÉ

Questa lettura offre uno spaccato insolito e originale su un aspetto ancora poco conosciuto della vita del celebre autore e poeta abruzzese, al contempo delineando la situazione enologica a lui contemporanea.

 

L. Bonaccini, E. Di Carlo, Il brindisi del Poeta astemio, Verdone editore, Teramo, 150 pp.