di: Terre d’Abruzzo

Il Mosto Cotto

Da Controguerra la riscoperta di una bevanda della tradizione abruzzese amata fin dalla Roma imperiale

IL MOSTO COTTO

Vigneti Mosto cotto
Mosto cotto

Perfetto per fine pasto, da gustare con biscotti secchi, ma anche per arricchire piatti e pietanze, il mosto cotto è una bevanda dolce della tradizione abruzzese, storica e originale, unicità di Controguerra, adatta ad essere gustata a tutte le età. La bevanda analcolica arriva da una lunga e lenta cottura di uve molto mature da consumare subito o  in versione Riserva, dopo un lungo affinamento secondo il metodo Solera e cioè il sistema di invecchiamento dinamico che si usa per il rum. 

 

Le origini del mosto cotto sono molto antiche, quando già durante la Roma imperiale veniva usato per addolcire il sapore dei cibi. Aggiunto all'acqua fresca era usato per creare una bevanda energizzante e dissetante gradita dagli imperatori. La tradizione vuole che alla nascita di un figlio si metta a maturare una piccola botte di mosto cotto per poi assaporarlo il giorno delle sue nozze.

Il racconto del Mosto Cotto a Controguerra comincia con la famiglia Santori e la cantina Cirrià.  Nei primi del ‘900 Ciriaco Santori ha iniziato a coltivare uve. In casa la famiglia si è sempre dedicata alla produzione di mosto cotto, tramandando la ricetta di padre in figlio, da Ciriaco a Rinaldo e poi ad Adriano. È nel 2016 che Adriano e sua moglie Maria Rita Alessandrini decidono di dedicarsi alla produzione e alla promozione del mosto cotto. 

La bevanda viene realizzata da uve mature di Montepulciano, Trebbiano, Cannonau, Merlot, Cabernet e Passerina, coltivate in biologico dall’azienda Cirrià. Dopo la raccolta viene fatta una spremitura soffice delle uve, per poi passare a una lenta cottura. Il mosto cotto viene sottoposto poi ad affinamento di un anno in acciaio nella versione base, o in 15 barrique per 24 o 60 mesi per la Riserva, seguendo il metodo Solera.

Il mosto cotto non contiene alcol a differenza del vino cotto o del vinsanto. L'intenso gusto fruttato e caramellato lo rendono adatto alla consumazione da parte di donne e bambini.

 

ZONA DI PRODUZIONE

Controguerra (Teramo)

 

IN CUCINA/ABBINAMENTI

Da bere come bevanda da dessert, in cucina su insalata, bistecca, panna cotta, formaggi freschi, gelato, o come ingrediente per ricette di primi e dolci. 

 

 

 

Foto concesse da Cantina Cirrià