di: Sabrina De Luca

Faccio dell'olio una guest star

Intervista a Jennifer Di Vincenzo

L’olio extravergine di oliva non è un semplice condimento ma un vero e proprio alimento. E se per conoscerlo, in questo numero di ottobre, abbiamo creato guide, incontrato produttori e frantoiani, esplorato nuove varietà impiantate, non potevamo che arrivare nello spazio magico dove questo nettare color dell’oro diventa protagonista assoluto della esaltazione dei sapori: la cucina degli chef!

 E lo facciamo con una giornalista esperta che ha spalancato, al grande pubblico televisivo della nostra regione, i portoni delle cucine dei migliori e qualificati chef abruzzesi: Jennifer Di Vincenzo. Suo è il format targato Rete8 “Chef in cucina” nel quale, per anni, ha affiancato queste icone del buon mangiare proponendo ricette come delle vere esplorazioni da emulare nelle cucine domestiche. Sta per partire, dal 2 ottobre sullo stesso canale, un nuovo programma 8 Mattina in Famiglia, questa volta in diretta ma sempre la cucina abruzzese come spazio di condivisione e comunicazione. E, in anteprima per il nostro magazine, sveliamo che la puntata del 6 ottobre sarà dedicata proprio all’oro verde abruzzese

I SEGRETI DEGLI CHEF

Jennifer con Giancarlo Mantini
Jennifer Di Vincenzo
Jennifer con Lorenzo Pace
Jennifer con Marco Caldora
Jennifer con Antonio Di Giovacchino

Jennifer cosa hai imparato dai grandi chef abruzzesi sull’importanza dell’olio Evo in cucina?

Che è indispensabile per la qualità di un piatto e gli chef di livello prestano un’attenzione maniacale nella scelta della varietà dell’olio, pensate che in Italia se ne contano almeno 500 ed ognuna di esse ha affinità specifiche con determinati piatti. Un ottimo olio evo ha la capacità di valorizzare al massimo il sapore di un cibo così come un cattivo olio può uccidere, letteralmente, anche la più buona delle pietanze. In questi anni di lavoro fianco a fianco dei cuochi ho avuto la possibilità di vedere tante sperimentazioni.

E tra loro ce n'è qualcuno che ti ha svelato dei veri e propri segreti?

Ovviamente ci sono tanti segreti, tanti approcci diversi legati alla creatività degli chef, diciamo che uno è uguale per tutti ed è più una regola fondamentale da seguire: il filo d’olio Evo va sempre distribuito a crudo sulla pietanza finita. Ti posso anche dire che tantissimi di loro prediligono l’olio per i dolci al cucchiaio e anche nell’impasto di quelli da forno.

VI RACCONTO L'OLIO EVO

Jennifer Di Vincenzo
con Antonio Pacella, medico nutrizionista
con Alberto Cerretani, produttore e trasformatore

Solo da pochi anni l'olio ha acquistato una sua posizione nel marketing e nella comunicazione, i programmi come i tuoi aiutano sicuramente ma cosa c'è bisogno in Abruzzo per arrivare a parlare di Oleoturismo radicato?

Sicuramente c’è bisogno di una nuova mentalità che prediliga una visione di crescita collettiva. È importante imparare a fare rete attraverso la condivisione di iniziative che possano essere un volano per tutto il territorio. Questa è una bella sfida! Le tante iniziative che rientrano nell’attività di conoscenza dell’olio evo e che racconterò anche nel mio nuovo programma necessitano di una messa a sistema che possa arrivare ad essere un attrattore specifico del turismo esperienziale. Ricollegandomi alla domanda precedente direi quindi, sperimentazione ed esperienza.

Sul versante della informazione e formazione?

La creazione dei miei format cerca proprio di unire i due valori e non solo con gli esperti di cucina ma anche con i produttori, con i frantoiani, con gli agronomi. Nel grande pubblico non c'è una cultura dell'olio, come ad esempio ce n'è per il vino. Bisogna insistere, crederci e dare una informazione corretta per orientare anche un consumo intelligente e che non sia determinato dal prezzo, perché un buon EVO non può costare poco e se costa troppo poco la gente deve sapere che sta ingerendo qualcosa che non è di qualità né economicamente sostenibile. Io mi metto al servizio anche di una idea etica.


 

 

PASSIONE, CHE PROFESSIONE!

negli studi di Rete8

Aiutaci a sfatare un falso mito: la frittura viene meglio con l'olio extravergine?
Ci sono molte scuole di pensiero  ma io ti dico la mia: il punto di fumo dell’olio evo è leggermente inferiore a quello dell’olio di arachidi, dunque ci si può friggere tranquillamente. La domanda che mi pongo sempre è: ne vale la pena? Mi spiego meglio. Studi recenti paragonano l’olio evo ad un medicinale per le sue infinte proprietà benefiche per l’organismo che non sto qui ad elencare, ma queste eccellenti proprietà si disintegrano completamente ad alte temperature e per beneficiarne al massimo dobbiamo utilizzare l’olio evo a crudo. 
Pertanto la mia risposta alla domanda è questa: se vi avanza l’olio evo e ne avete in abbondanza procedete pure a friggere con esso, altrimenti optate per qualsiasi altro olio, perché non vale la pena distruggere tutte le proprietà benefiche che ha.

La tua passione in cucina?
Sicuramente il fagiolo, lo sai che ho fatto uno studio sul Tondino del Tavo che è una varietà che si trova solo a Loreto Aprutino? Io Impazzisco per quel legume
E da brava giornalista qual è riesce anche ad anticipare i temi del nostro magazine!
Ci risentiamo il prossimo mese quando inizierà la raccolta?
Volentieri, intanto io vi aspetto dal 2 ottobre su Rete8